Vivere nella foresta era di quanto più piacevole si potesse pensare...i giorni scorrevano felici...l'armonia regnava sovrana.. tutti gli animali trascorrevano le giornate gioiosi , spensierati, aiutandosi vicendevolmente in una perfetta ed impeccabile realtà comunitaria..
Un giorno, non sappiamo perchè, scoppio un devastante incendio.. i minuti passavano e velocemente il fuoco divorava qualunque cosa incontrasse... Improvvisamente,senza che nessuno degli abitanti della foresta riuscisse a rendersene conto, tutto il loro mondo stava, nel giro di pochi attimi, andando alla rovina.
Tutti iniziarono a scappare.... si sentivano urla... versi di disperazione di ogni genere... chi urlava...: " la mia casa !!!! ".... chi : " I miei cuccioli dove sono ? Li avete visti ? " , chi.... "è tutto perduto che ne sarà di noi ?".
In questo caos , generato dalla disperazione, il piccolo colibrì pensò di volare ,rapidamente con tutte le sue forze....verso il ruscello vicino.. Con una picchiata rapidissima sfiorò il pelo dell'acqua.. e riempendo il suo piccolo ed esile becco.... risalì verso l'alto..spingendosi al massimo delle sue forze raggiunse il luogo del rogo... e con coraggio e sprezzo del pericolo si lanciò contro le fiamme rilasciando la piccola quantità d'acqua che aveva depositato nel suo becco..
E fu così il primo viaggio...poi il secondo...il terzo........l'ennesimo.....
Il piccolo uccellino era stremato... non aveva più forze.. ma imperterrito continuava il suo su e giù, avanti ed indietro... quando...
uno degli animali osservando l'operato del impavido volatile... lo chiamò e gli disse:
Piccolo colibrì..... perchè non scappi ?... Cosa stai facendo ..?.. Pensi davvero con quelle poche gocce d'acqua che riesci a trasportare di poter domare un così grande incendio ????
Sei un illuso !!!!!! Smettila !!!!! Pensa a metterti in salvo.....!!!!!!
Il colibrì si fermò a mezz'aria.. sgrano i suoi profondi occhioni neri e fissando l'animale rispose:
Sto cercando di fare quello che posso... !!!!!
Questo racconto è una fiaba africana... racchiude in sè tanta saggezza..e tanto dovrebbe farci riflettere.
Spesso.. nella vita.. lasciamo che le cose scorrano...lasciamo che gli incendi devastino le nostre case, i nostri lavori, le nostre famiglie..solo perchè pensiamo di non essere in grado, di non avere gli strumenti adatti, di non avere le capacità ... che non spetta a noi,,,affrontare il fuoco che avanza... e allora come hanno fatto tutti gli animali della foresta...preferiamo scappare.... mettere in salvo noi stessi.... e lasciare che tutto bruci....
Così non sia.
La Parola ci ha trasmesso un grande esempio......
Primo Samuele Capitolo 1 17:1-58
4]Dall'accampamento dei Filistei uscì un campione, chiamato Golia, di Gat; era alto sei cubiti e un palmo. [5]Aveva in testa un elmo di bronzo ed era rivestito di una corazza a piastre, il cui peso era di cinquemila sicli di bronzo. [6]Portava alle gambe schinieri di bronzo e un giavellotto di bronzo tra le spalle. [7]L'asta della sua lancia era come un subbio di tessitori e la lama dell'asta pesava seicento sicli di ferro; davanti a lui avanzava il suo scudiero. [8]Egli si fermò davanti alle schiere d'Israele e gridò loro: «Perché siete usciti e vi siete schierati a battaglia? Non sono io Filisteo e voi servi di Saul? Scegliete un uomo tra di voi che scenda contro di me. [9]Se sarà capace di combattere con me e mi abbatterà, noi saremo vostri schiavi. Se invece prevarrò io su di lui e lo abbatterò, sarete voi nostri schiavi e sarete soggetti a noi». [10]Il Filisteo aggiungeva: «Io ho lanciato oggi una sfida alle schiere d'Israele. Datemi un uomo e combatteremo insieme». [11]Saul e tutto Israele udirono le parole del Filisteo; ne rimasero colpiti ed ebbero grande paura.
ecco il fuoco che avanza...
[32]Davide disse a Saul: «Nessuno si perda d'animo a causa di costui. Il tuo servo andrà a combattere con questo Filisteo». [33]Saul rispose a Davide: «Tu non puoi andare contro questo Filisteo a batterti con lui: tu sei un ragazzo e costui è uomo d'armi fin dalla sua giovinezza». [34]Ma Davide disse a Saul: «Il tuo servo custodiva il gregge di suo padre e veniva talvolta un leone o un orso a portar via una pecora dal gregge. [35]Allora lo inseguivo, lo abbattevo e strappavo la preda dalla sua bocca. Se si rivoltava contro di me, l'afferravo per le mascelle, l'abbattevo e lo uccidevo. [36]Il tuo servo ha abbattuto il leone e l'orso. Codesto Filisteo non circonciso farà la stessa fine di quelli, perché ha insultato le schiere del Dio vivente». [37]Davide aggiunse: «Il Signore che mi ha liberato dalle unghie del leone e dalle unghie dell'orso, mi libererà anche dalle mani di questo Filisteo». Saul rispose a Davide: «Ebbene và e il Signore sia con te».
prendi la tua decisione....
[40]Poi prese in mano il suo bastone, si scelse cinque ciottoli lisci dal torrente e li pose nel suo sacco da pastore che gli serviva da bisaccia; prese ancora in mano la fionda e mosse verso il Filisteo.
[41]Il Filisteo avanzava passo passo, avvicinandosi a Davide, mentre il suo scudiero lo precedeva. [42]Il Filisteo scrutava Davide e, quando lo vide bene, ne ebbe disprezzo, perché era un ragazzo, fulvo di capelli e di bell'aspetto. [43]Il Filisteo gridò verso Davide: «Sono io forse un cane, perché tu venga a me con un bastone?». E quel Filisteo maledisse Davide in nome dei suoi dei. [44]Poi il Filisteo gridò a Davide: «Fatti avanti e darò le tue carni agli uccelli del cielo e alle bestie selvatiche». [45]Davide rispose al Filisteo: «Tu vieni a me con la spada, con la lancia e con l'asta. Io vengo a te nel nome del Signore degli eserciti, Dio delle schiere d'Israele, che tu hai insultato. [46]In questo stesso giorno, il Signore ti farà cadere nelle mie mani. Io ti abbatterò e staccherò la testa dal tuo corpo e getterò i cadaveri dell'esercito filisteo agli uccelli del cielo e alle bestie selvatiche; tutta la terra saprà che vi è un Dio in Israele. [47]Tutta questa moltitudine saprà che il Signore non salva per mezzo della spada o della lancia, perché il Signore è arbitro della lotta e vi metterà certo nelle nostre mani». [48]Appena il Filisteo si mosse avvicinandosi incontro a Davide, questi corse prontamente al luogo del combattimento incontro al Filisteo. [49]Davide cacciò la mano nella bisaccia, ne trasse una pietra, la lanciò con la fionda e colpì il Filisteo in fronte. La pietra s'infisse nella fronte di lui che cadde con la faccia a terra. [50]Così Davide ebbe il sopravvento sul Filisteo con la fionda e con la pietra e lo colpì e uccise, benché Davide non avesse spada. [51]Davide fece un salto e fu sopra il Filisteo, prese la sua spada, la sguainò e lo uccise, poi con quella gli tagliò la testa. I Filistei videro che il loro eroe era morto e si diedero alla fuga.
Questa lettura... chiaramente ci insegna che le sorti della battaglia sono nelle mani dell'Eterno...
Che l'esito della nostra lotta....dipende solo dalla decisione di affidarci nelle mani del Signore dei Signori.
Allora come fece Davide con la sua fede e come fece il colibrì con il suo coraggio affrontiamo il problema..la difficoltà..l'insidia.. qualunque cosa ci opprima...essendo sicuri e certi che Dio è con noi in battaglia.
Solo confidando nel Signore...avremo la vittoria..
E tu ? Preferisci scappare ?
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